(Friday) November 11, 2016 - 21:30
INIT. - via della stazione tuscolana, 133 (Map)
13 people attended
DESCRIPTION
GENTLEMANS PISTOLS sono attivi dal 2003. Fondati dal chitarrista cantante JAMES ATKINSON, unico superstite della formazione attuale.
Dall'ultimo lavoro in studio Hustler's Row sono passati su NUCLEAR BLAST rec. con una formazione finalmente stabile
che vede alla chitarra BILL STEER, già conosciuto ai piu per la sua presenza nei CARCASS e successivamente nei FIRE BIRD.
venerdi 11 novembre 2016
Init.
via della stazione tuscolana, 133
Roma
apertura 21,30
quota concerto 10eu
Hustler's row, recensione (metallus.it)
“Hustler’s Row” non fa altro che diventare un nuovo tassello di una carriera densa di successi e che forse meriterebbe ancora più attenzione da parte del grande pubblico. Niente di estremo però questa volta; i brani del nuovo album si stabilizzano su un hard rock semplice, essenziale, diretto e sanguigno, che sembra attingere a piene mani da band rappresentative degli anni ’70, come ad esempio Thin Lizzy e UFO. Ogni brano si incastra perfettamente con quelli che lo precedono o lo seguono, ottenendo come risultato finale un tessuto melodico vario, fatto di quella complessità di cui ci si può innamorare dal primo istante. La complessità si può ritrovare in alcuni momenti strumentali, come la seconda metà di “Time Wasters”, che a conti fatti risulta uno dei brani meglio riusciti del lavoro (anche se è veramente difficile stilare una graduatoria). La chitarra elettrica è padrona indiscussa del territorio, anche se il cerchio si chiude solo grazie alla voce ruvida di James Atkinson, ma ci sono un paio di episodi ancora più fuori dagli schemi, come l’onirica “Stress And Confusion” con il suo ritmo ipnotico, e la title track, un altro brano piuttosto complesso dove le strofe fatte in acustico si intrecciano con ritornelli dai riff più graffianti. Va ribadito ancora una volta che i Gentlemans Pistols hanno realizzato un album ben equilibrato, orecchiabile ad un primo ascolto ma che, se si gratta un po’ sotto la superficie, rivela una grande complessità, frutto del lavoro di una band che potrebbe dare moltissimo alla scena classic rock contemporanea.
Una band che in realtà esiste dal 2003 ma che solo ora, con la firma del contratto con un’etichetta importante e una formazione stabile, arriva ad avere l’attenzione che merita. Buona parte di questa imparzialità arriva senza dubbio dalla presenza di Bill Steer, che i fan del metal estremo ricorderanno per la sua militanza nei Carcass, ma che è ugualmente amato e venerato dai seguaci del rock anni ’70 e dello stoner, grazie all’esistenza dei Firebird: un musicista eclettico e dallo spirito un po’ fricchettone che ispira simpatia solo a guardarlo e che, soprattutto, sa emozionare ad ogni sua singola creazione artistica.